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CITAZIONE (otta74 @ 9/8/2021, 21:53) Marco un conto sono i ricambi un conto sono movimenti NUOVI interi.
Eta ha chiuso i rubinetti smenamdoci pertanto il tuo discorso non regge.
Sono curioso come una scimmia si chi abbia fornito quella fornitura In effetti anche sull'Iwc di cui dicevo molti e autorevoli sostenevano che l'Eta fosse stato sostituito da un clone perfetto Sellita. Qui però sul Pam chrono c'è inciso il numero del calibro sul movimento, deve essere un Eta per forza.
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Ragazzi non volevo alzare un vespaio. Io ammetto di essere nuovo del mondo Panerai ma non sono nuovo nel mondo dell’orologeria di lusso. Sinceramente quanto scritto dal tipo dell’articolo non mi sembra così sconvolgente. Nel senso…. Lui dice che già i primi calibri del 2005 tipo il P2002 erano fatti dalla Manifattura Horlogère ValFleurier esclusivamente per Panerai (compreso, ad esempio, il P5000 manuale con riserva di 8 giorni, nato qualche anno dopo) Allora…che non se li facessero loro in casa può dare fastidio; sicuramente….ma hanno detto una mezza verità. Perché erano movimenti creati solo per essere incassati su Panerai. La cosa è sicuramente diversa per questo calibro P9200 perché, come tradizione vuole, essendo un calibro diciamo extra gruppo Richemont doveva avere una nomenclatura diversa (OP ad esempio) In questo caso non è stata una mezza verità ma una vera e propria presa in giro nei confronti dei clienti. Poi diciamocelo anche Omega, nel caso dell’Omega AquaTerra del credo 2005, ha super vantato un normalissimo eta 2892/A2 in movimento nuovo e di altissima manifattura. Era il cal 2500 di Omega che era un 2892/a2 elaborè con lo scappamento coassiale di Daniels anziché il consueto scappamento ad ancora svizzero. Ma il calibro resta un eta. Ora io quell’orologio ce l’ho in collezione perché lo adoro ma non l’ho scelsi all’epoca per il calibro ma per l’orologio. Detta tutta sta manfrina compriamo Panerai per avere una bella (ad esempio) cassa a cuscino Bettarini un quadrante sandwich e il ponte proteggi corona che solo Panerai può regalarci 😉😉😉 Compriamoli per goderceli…che chi disprezza poi compra e compra a caro prezzo. Ricordatelo… 😉
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CITAZIONE (otta74 @ 9/8/2021, 21:53) Marco un conto sono i ricambi un conto sono movimenti NUOVI interi.
Eta ha chiuso i rubinetti smenamdoci pertanto il tuo discorso non regge.
Sono curioso come una scimmia si chi abbia fornito quella fornitura Non mi risulta, ma correggetemi.
In realtà la ETA oggi è Swatch group la quale nasce proprio da un consorzio di aziende di cui ETA era la capofila.
Gode di ottima salute, un fiume di marchi come Omega Longines Breguet etc oltre servizi come i movimenti ETA
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Infatti ha chiuso i rubinetti ai produttori non facente parte del gruppo SG;)
CITAZIONE (Skilled1983 @ 9/8/2021, 22:14) Ragazzi non volevo alzare un vespaio. Io ammetto di essere nuovo del mondo Panerai ma non sono nuovo nel mondo dell’orologeria di lusso. Sinceramente quanto scritto dal tipo dell’articolo non mi sembra così sconvolgente. Nel senso…. Lui dice che già i primi calibri del 2005 tipo il P2002 erano fatti dalla Manifattura Horlogère ValFleurier esclusivamente per Panerai (compreso, ad esempio, il P5000 manuale con riserva di 8 giorni, nato qualche anno dopo) Allora…che non se li facessero loro in casa può dare fastidio; sicuramente….ma hanno detto una mezza verità. Perché erano movimenti creati solo per essere incassati su Panerai. La cosa è sicuramente diversa per questo calibro P9200 perché, come tradizione vuole, essendo un calibro diciamo extra gruppo Richemont doveva avere una nomenclatura diversa (OP ad esempio) In questo caso non è stata una mezza verità ma una vera e propria presa in giro nei confronti dei clienti. Poi diciamocelo anche Omega, nel caso dell’Omega AquaTerra del credo 2005, ha super vantato un normalissimo eta 2892/A2 in movimento nuovo e di altissima manifattura. Era il cal 2500 di Omega che era un 2892/a2 elaborè con lo scappamento coassiale di Daniels anziché il consueto scappamento ad ancora svizzero. Ma il calibro resta un eta. Ora io quell’orologio ce l’ho in collezione perché lo adoro ma non l’ho scelsi all’epoca per il calibro ma per l’orologio. Detta tutta sta manfrina compriamo Panerai per avere una bella (ad esempio) cassa a cuscino Bettarini un quadrante sandwich e il ponte proteggi corona che solo Panerai può regalarci 😉😉😉 Compriamoli per goderceli…che chi disprezza poi compra e compra a caro prezzo. Ricordatelo… 😉 Il paragone con Omega non regge poiché tutte e due (età) di proprietà SG
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Per chi ama gli Unitas dovrebbe essere un fattore positivo questo ritorno alle origini. 😄 😉
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CITAZIONE (tisbacker @ 10/8/2021, 08:18) Per chi ama gli Unitas dovrebbe essere un fattore positivo questo ritorno alle origini. 😄 😉 Se Eta non decideva di non fornire più calibri, così sembrava, a OP si continuava come prima con calibri elaborè ecc...
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Grazie. È stata una lettura molto divertente e illuminante.
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Discussione interessante alla quale mi permetto di dare mio modestissimo apporto: - il calibro in questione sembra essere lo stesso del Tag Heuer Monaco Caliber 11. Anche quello tanto criticato e chiamato “panino” perché con modulo crono separato. Le critiche hanno sempre riguardato il tema della manifattura e non della qualità. Io il Monaco calibro 11 ce l’ho e mi sembra funzioni molto bene! Quindi almeno chi l’ha comprato da questo punto di vista potrebbe stare tranquillo.. - tema super interessante: questo calibro Panerai ha i pulsanti Crono a sinistra. Bene… si doveva trattare di una vera rivoluzione, perché il motivo per cui Tag Heuer continua ad utilizzare il “panino” è perché è dannatamente difficile (costoso?) creare un crono integrato con i pulsanti cronografici dalla parte opposta della corona di carica. Proprio per questo motivo questo nuovo calibro Panerai mi aveva attratto e a settembre sarei andato a vederlo in boutique.
Poi mi permetto un paio di considerazioni personali: - non vedo problemi nell’usare know how, tecnologie e anche fabbriche del gruppo, d’altronde ci sono marchi di altissimo livello - in questo caso però sembra si sia fatto un passetto indietro, e il calibro sembra veramente preso e messo senza neanche una decorazione. In pratica mi ricorda più quello dell’Hamilton che quello di Tag Heuer.. soprattutto per il listino di questi gioiellini, che rimangono bellissimi. - infine, ovviamente, le info fuorvianti dal marchio non fanno fare bella figura, ma questo non vuol dire che ora tutta la produzione Panerai attuale sia di scarsa qualità.. quindi non esagererei
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CITAZIONE (ilCaff @ 10/8/2021, 12:04) Discussione interessante alla quale mi permetto di dare mio modestissimo apporto: - il calibro in questione sembra essere lo stesso del Tag Heuer Monaco Caliber 11. Anche quello tanto criticato e chiamato “panino” perché con modulo crono separato. Le critiche hanno sempre riguardato il tema della manifattura e non della qualità. Io il Monaco calibro 11 ce l’ho e mi sembra funzioni molto bene! Quindi almeno chi l’ha comprato da questo punto di vista potrebbe stare tranquillo.. - tema super interessante: questo calibro Panerai ha i pulsanti Crono a sinistra. Bene… si doveva trattare di una vera rivoluzione, perché il motivo per cui Tag Heuer continua ad utilizzare il “panino” è perché è dannatamente difficile (costoso?) creare un crono integrato con i pulsanti cronografici dalla parte opposta della corona di carica. Proprio per questo motivo questo nuovo calibro Panerai mi aveva attratto e a settembre sarei andato a vederlo in boutique.
Poi mi permetto un paio di considerazioni personali: - non vedo problemi nell’usare know how, tecnologie e anche fabbriche del gruppo, d’altronde ci sono marchi di altissimo livello - in questo caso però sembra si sia fatto un passetto indietro, e il calibro sembra veramente preso e messo senza neanche una decorazione. In pratica mi ricorda più quello dell’Hamilton che quello di Tag Heuer.. soprattutto per il listino di questi gioiellini, che rimangono bellissimi. - infine, ovviamente, le info fuorvianti dal marchio non fanno fare bella figura, ma questo non vuol dire che ora tutta la produzione Panerai attuale sia di scarsa qualità.. quindi non esagererei Concordo con te al 100%
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Condivido il pensiero di ILcaff bastava che specificassero di che movimento si trattasse sin dall'inizio
chiamalo 2892/a2 ,OPxxx... ma non p9200 come se fosse un movimento in house.
Anche perchè ci sono appassionati che non spenderebbero determinate cifre per Panerai con unitas e dopo ci si ritrova a prendere un pam01111 spendendo piu di 20k per avere un movimento ETA (collaudatissimo ,super performante) da qualche centinaia di euro .
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In ogni caso , pessima figura…
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CITAZIONE (Marchissimo1965 @ 8/8/2021, 20:03) grazie della condivisione, veramente molto interessante non ho motivo di dubitare di quanto scritto da Josè, fino ad oggi nessuno ha mai smentito (nei fatti) nulla dei tantissimi articoli scritti. che dire .... non sono certo sorpreso, nessuno costruisce al 100% tutto "in house" (parlo di grandi marchi, non di piccoli artigiani), e non c'è nulla di male in questo, certo sarebbe giusto saperlo, in quanto quello che mi "irrita" come cliente è che dovrei sapere la verità sul calibro che equipaggia l'orologio che acquisto. devo confermarvi che anche a me è stato detto che il calibro P9200 è "di manifattura", questo durante l'acquisto del chrono 1109, devo dire che sono convinto che mi sia stato detto in buona fede, questo nulla toglie alla bellezza dell'oggetto (per me), però il saperlo dopo leggendo un articolo di Josè mi lascia un filo di amaro (IMG: https://upload.forumfree.net/i/ff11434436/...ono_1109_0.jpeg) …sei cosi pacato che ti faccio un applauso 👏 ☺️
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Anche se meccanicamente può non dare problemi, mettere un calibro cronografico modulare di quel tipo in orologi che partono da 9.000 euro di listino per me è una cosa poco simpatica, anche perché soluzioni del genere si trovano a molto meno. Per carità, nulla che non si sia già visto anche in orologi ancora più costosi di marchi blasonatissimi ma non va bene.
Il problema non è il modulo di per sé, perché un modulo cronografico può essere tecnicamente favoloso, ma il fatto che si tratta di un componente economico praticamente usa-e-getta che viene sostituito completamente in fase di revisione.
Inoltre, la decisione di spacciarlo come calibro in-house è abbastanza triste e va a rafforzare il processo di downgrade che si è visto negli ultimi anni in Panerai. Penso che la casa dovrebbe avere più considerazione degli appassionati e dei loro denari e in particolare di quelli che negli anni hanno speso cifre considerevoli, facendo la fortuna del marchio.
Edited by Grayslc - 10/8/2021, 15:19
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CITAZIONE (Grayslc @ 10/8/2021, 14:52) Anche se meccanicamente può non dare problemi, mettere un calibro cronografico modulare di quel tipo in orologi che partono da 9.000 euro di listino per me è una cosa poco simpatica, anche perché soluzioni del genere si trovano a molto meno. Per carità, nulla che non si sia già visto anche in orologi ancora più costosi di marchi blasonatissimi ma non va bene.
Il problema non è il modulo di per sé, perché un modulo cronografico può essere tecnicamente favoloso, ma il fatto che si tratta di un componente economico praticamente usa-e-getta che viene sostituito completamente in fase di revisione.
Inoltre, la decisione di spacciarlo come calibro in-house, è abbastanza triste e va a rafforzare il processo di downgrade che si è visto negli ultimi anni in Panerai. Penso che la casa dovrebbe avere più considerazione degli appassionati e dei loro denari e in particolare di quelli che negli anni hanno speso cifre considerevoli, facendo la fortuna del marchio.
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